IL NUMERO CIVICO NON È SOLO UNA TARGHETTA SUL MURO DI CASA…
Il Comune ha l’obbligo di attribuire il nome alle aree di circolazione e assegnare i numeri civici agli accessi dei fabbricati (art. 41- 42 DPR 223/1989 - ISTAT Metodi e norme). La legge prevede che, all’interno del Comune, il servizio dell’onomastica e della numerazione sia di competenza dell’ufficio statistica o topografico o ecografico, o anagrafe. Nella maggior parte dei piccoli Comuni il servizio è attribuito all’ ufficio anagrafe in stretta collaborazione con l'Area Tecnica e Tecnico Manutentiva.
L’ ufficio anagrafe in ogni caso è sempre il tenutario della copia del piano topografico stabilito in occasione dell’ultimo censimento e deve riportare sullo stradario le mutazioni dipendenti dallo sviluppo edilizio comprese le opere pubbliche secondo le direttive impartite dall’ I.S.T.A.T. (art. 45 DPR 223/1989).
Decreto del Presidente della Repubblica 30 Maggio 1989, n.° 223.
Numerazione civica - Obblighi dei proprietari di fabbricati
Art. 42: "Numerazione civica"
1. Le porte e gli altri accessi dall'area di circolazione all'interno dei fabbricati di qualsiasi genere devono essere provvisti di appositi numeri da indicarsi su targhe di materiale resistente.
2. L'obbligo della numerazione si estende anche internamente ai fabbricati per gli accessi che immettono nelle abitazioni o in ambienti destinati all'esercizio di attività professionali, commerciali e simili.
3. La numerazione degli accessi, sia esterni sia interni, deve essere effettuata in conformità alle norme stabilite dall'Istituto centrale di statistica in occasione dell'ultimo censimento generale della popolazione e alle successive eventuali determinazioni dell'istituto stesso.
Art. 43: "Obblighi dei proprietari di fabbricati"
1. Gli obblighi di cui all'articolo 42 devono essere adempiuti non appena ultimata la costruzione del fabbricato.
2. A costruzione ultimata e comunque prima che il fabbricato possa essere occupato il proprietario deve presentare al Comune apposita domanda per ottenere sia l'indicazione del numero civico.
3. Con la domanda di cui al comma 2, il proprietario del fabbricato deve chiedere, occorrendo, anche la determinazione dei criteri per l'indicazione della numerazione interna da effettuarsi a cura del proprietario stesso.
La legge anagrafica prescrive (art. 10, legge 1228/1954) che la spesa della numerazione civica può essere posta a carico dei proprietari dei fabbricati, i proprietari di fabbricati provvedono alla indicazione della numerazione interna. E dunque spetta al Comune apporre le targhette della numerazione civica (qui la lettura della norma - "provvede alla indicazione della onomastica stradale e della numerazione civica" non lascia margini a interpretazioni); disponendo nel contempo se e quanto far pagare ai proprietari dei fabbricati il relativo conto; conto che costoro in ogni caso devono accollarsi per l'apposizione della numerazione interna. Sui proprietari dei fabbricati incombe l'obbligo di chiedere l'attribuzione dei numeri civici (artt. 42 e 43 del D.P.R. 223/1989), una volta ottenuta/rilasciata spetta al Comune provvedere all'apposizione.
RICHIESTA NUMERAZIONE CIVICA
La numerazione civica esterna ed interna serve ad individuare in maniera univoca le singole abitazioni, le singole attività e le relative pertinenze. La numerazione civica definitiva è obbligatoria ai fini dell'ottenimento della residenza anagrafica. Prima di ogni richiesta di procedimento anagrafico o in caso di predisposizione di atti per passaggi di proprietà, si consiglia di verificare con il nostro ufficio la toponomastica comunale attuale rispetto a quella presente in atti precedenti o nella documentazione catastale.
La numerazione civica è fondamentale per l’efficacia dei mezzi di soccorso, per questo è bene che le piastrelle siano correttamente esposte e ben visibili dalla strada.
A lavori ultimati e comunque prima che il fabbricato possa essere occupato, il proprietario dell’immobile deve obbligatoriamente compilare e inoltrare la domanda di numerazione civica in carta semplice presentandosi personalmente presso l’Ufficio Toponomastica.
Può essere effettuato tutti i giorni da
lunedì a sabato dalle ore 10:30 alle 13:00
presso l'ufficio Servizi Demografici del Comune di Marta sito in Piazza Umberto I n.10
Il servizio è comunque sospeso
durante le festività, e le ricorrenze civili e religiose
telefono: 0761-873835 fax: 0761-873841
email: ufficioanagrafe@comune.marta.vt.it pec: comunemartavt@pec.it
In tutti i casi in cui la numerazione civica sia carente (edificio mai censito o per cui si è già concluso il procedimento edilizio) il proprietario deve inoltrare la domanda di numerazione civica (nuova o in aggiornamento).
Il Comune di Marta, per un maggior uniformità del paese, ha adottato uno “standard”, con uniformità nei colori, nelle forme e nelle dimensioni, per i materiali relativi alla numerazione civica.
Tali materiali consistono in una piastrella in ceramica, a forma ottagonale, di cm. 20x13, sfondo bianco, con doppia bordatura blu, numero e odonimo (nome della via) di colore blu. Le piastrelle devono essere apposte in alto a sinistra di ciascuna porta o, in caso di cancello, sul pilastro sinistro. La piastrella per indicare gli accessi esterni da richiedere presso l’Area Tecnica e Tecnico manutentiva del Comune di Marta in Piazza Umberto I n. 10
Il Facsimile della piastrella per indicare gli accessi esterni puoi scaricarlo dall'allegato qui in basso.
Si porta a conoscenza i cittadini che con l'istituzione dell'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU), secondo quanto disposto dall'art. 3, commi 1 e 2, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, il Comune di Marta ha aggiornato, validato e certificato i DUG (denominazione urbanistica generica es: Via, Piazza, Viale…), i DUF (denominazione urbanistica ufficiale es: D. Alighieri, G. Garibaldi) e i numeri civici, al fine di fornire a tutti gli enti della Pubblica Amministrazione una banca dati di riferimento. Tale archivio sarà anche utilizzato dall'Istat quale unico archivio toponomastico di riferimento per il censimento permanente e la produzione di statistiche territoriali.